L’undicesima edizione del Salone del Risparmio si è chiusa la settimana scorsa con una conferenza dedicata ad uno dei grandi compiti prospettici dell’industria del risparmio gestito: farsi acceleratore dei cambiamenti globali verso un’economia più sostenibile, inclusiva e responsabile. Obiettivo di lungo termine da perseguire con sempre maggiore forza, che potrà essere raggiunto solo in un rapporto di collaborazione con tutte le forze del mondo economico e sociale.

La conferenza, aperta dal Presidente di Assogestioni Tommaso Corcos, ha ospitato l’intervento di Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, che ha sottolineato: “Siamo in uno stato di emergenza che richiede lo sforzo di tutti. Soprattutto una collaborazione sempre più forte tra pubblico e privato per affrontare la transizione ecologica”. Cingolani, quindi, ha elencato i settori dove lo Stato necessita del supporto delle risorse private: “Il governo presenterà una road map di aste per l’energia rinnovabile, di modo che gli asset manager possano scegliere per tempo dove andare a investire”, ha proseguito il Ministro, “infrastrutture sostenibili ed economia circolare sono altre opportunità per l’industria del risparmio gestito, insieme a riforestazione, interventi sul dissesto idrogeologico e sulla rigenerazione del mare”. E ha concluso: “Oggi la transizione ecologica coinvolge solo i paesi del G7 e del G20: dobbiamo ampliare il raggio d’azione anche ai 3 miliardi di persone che ancora non sono comprese. La comunità finanziaria internazionale ha gli strumenti per poter, insieme, fare qualcosa di buono”.

Il keynote speech di Stefano Mancuso botanico, accademico e saggista italiano, si è incentrato sulla lotta al cambiamento climatico e sulla necessità di adottare organizzazioni più distribuite e decentralizzate per vincere questa sfida e costruire un futuro sostenibile. “Dobbiamo guardare al mondo vegetale se non come fonte di insegnamento, quantomeno di ispirazione. Sorgente di una visione laterale oggi necessaria”, ha spiegato Mancuso. “Se pensiamo che abbiamo basato le nostre organizzazioni, la nostra tecnologia e il nostro intero modo di vivere su un’immagine del mondo rappresentativa soltanto dello 0,3% pianeta, ci dovrebbe risultare chiaro che ampliare la nostra visione al restante 99,7% potrebbe portarci dei vantaggi enormi”.

Irene Tinagli, Presidente della Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo, ha ricordato: “Dobbiamo onorare gli impegni presi con l’Accordo di Parigi 2015 e accelerare sulla decarbonizzazione. La sfida che abbiamo davanti è molto impegnativa e complessa, ricca di fattori di incertezza e rischio. L’Italia è un Paese molto esposto ai rischi che questa sfida nasconde e deve attrarre investimenti sia pubblici che privati per poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti”.

Sulle sfide legate alla transizione ecologica e sul ruolo del risparmio gestito nella costruzione del futuro si sono confrontati in tavola rotonda alcuni rappresentanti di società di gestione del risparmio italiane ed estere. Hanno partecipato Lorenzo Alfieri, Direttore Generale J.P. Morgan Asset Management e presidente del Comitato sostenibilità di Assogestioni, Ugo Loeser, Amministratore Delegato e Direttore Generale Arca Fondi Sgr, Massimo Mazzini, Head Direzione Marketing e Sviluppo Commerciale Eurizon Capital, Giovanni Sandri, Country Head BlackRock Italia, e Cinzia Tagliabue, Amministratore Delegato per l’Italia di Amundi.