L’obiettivo è estremamente ambizioso ed è nelle mani degli attuali amministratori delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna con il Comune di Rimini capofila di progetto. Il partenariato territoriale denominato Romagna Next, è finanziato dal bando MediAree “Next Generation City” di ANCI.
I NUMERI
La Romagna di estende su un’area di oltre 5 mila kmq, con 73 Comuni con più di 1 milione di residenti. Un’area “che mira a riposizionarsi a livello nazionale e internazionale come terra del ben-vivere e del benessere inteso a 360°, a cominciare dalla salute delle persone, progettando in maniera partecipata il proprio futuro assieme alle proprie comunità”.
Il Comitato Istituzionale di progetto si è insediato a Rimini giovedì 18 novembre (foto). Oltre ai 3 comuni capoluogo più Cesena, fanno parte di questo iniziale partenariato i Comuni di Santarcangelo di Romagna, Misano Adriatico, Cattolica, Cesenatico, Bertinoro, Predappio, Tredozio, Cervia, Russi, le Unioni dei Comuni Bassa Romagna, Romagna Faentina, Valle del Savio, Rubicone e Mare, le Province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, le Camere di Commercio della Romagna e di Ravenna, la Regione Emilia-Romagna e l’Università di Bologna, con i suoi quattro Campus romagnoli.
Alla seduta di insediamento del Comitato Istituzionale sono intervenuti i Sindaci di Rimini, Jamil Sadegholvaad, di Ravenna, Michele de Pascale, anche in veste di Presidente della Provincia di Ravenna e quale delegato della Camera di Commercio di Ravenna, di Forlì, Gian Luca Zattini, di Cesena, Enzo Lattuca, il Presidente delle Provincia di Rimini, Riziero Santi, la Presidente f.f. della Provincia di Forlì-Cesena, Cristina Nicoletti, il Presidente della Camera di Commercio della Romagna, Alberto Zambianchi e il neo Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, alla sua prima visita pubblica a Rimini.
All’insediamento del Comitato Istituzionale seguirà, nei prossimi giorni, quella del Board Tecnico Romagna Next, che riunirà i delegati tecnici di tutti gli Enti partner insieme con gli stakeholder che già operano a livello di area vasta Romagna (dalla AUSL della Romagna a Visit Romagna, da Agenzia Mobilità Romagna a Romagna Acque), oltre ad altri soggetti territoriali che spaziano dalle Fiere all’Autorità portuale, da ART-ER a Unioncamere.
La sperimentazione del percorso di pianificazione strategica di area vasta Romagna avverrà attraverso un mix di azioni di governance, formazione e coaching, partecipazione e coprogettazione. Il lavoro produrrà progetti di area vasta concepiti di concerto tra istituzioni pubbliche e stakeholder privati, in materia di salute, energia, logistica e infrastrutture, cultura e turismo, impresa e lavoro, e altri temi cardine per l’attrattività territoriale.
Uno specifico studio di fattibilità verrà, inoltre, condotto su un progetto pilota a particolare valenza strategica, che verterà sulla combinazione tra ambiente (inteso non solo come tutela del paesaggio ma come qualità e salubrità del contesto di vita delle persone) e salute (intesa in chiave di prevenzione delle malattie, organizzazione dei servizi ed “educazione sanitaria” della popolazione).
L’economia in Romagna: bene le start up innovative (+11,6%).
Con la riforma (incompiuta) relativa al funzionamento ed i compiti delle Camere di commercio in Italia, tra gli enti di Rimini e Forlì-Cesena la fusione è avvenuta con decorrenza 1° gennaio 2017. Al momento rimane fuori quella di Ravenna. Pertanto non esiste un rapporto economico unico e aggregato per le tre province.
Ecco quindi i principali dati economici di Rimini e Forlì-Cesena (fonte: Rapporto Economico 2021 della Camera di Commercio della Romagna). Nel 2019 la stima del valore aggiunto nominale (dati Istituto Tagliacarne) del territorio Romagna è stata pari a 21,3 miliardi di euro (+1,4% sul 2018), mentre il valore aggiunto nominale pro capite ammontava a 28.954 euro.
Al 31/05/2021 risultano attive 70.832 imprese (sedi); l’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 97 imprese attive ogni mille abitanti (90 in Emilia-Romagna, 87 in Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna sono quelli dei Servizi (26,9% del totale delle imprese attive), il Commercio (23,3%), le Costruzioni (14,9%), Agricoltura e pesca (12,3%), Alloggio e ristorazione (10,5%) e l’Industria Manifatturiera (8,4%).
Al 29 novembre 2021 le start-up innovative del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) sono 163 e operano principalmente nel macrosettore dei servizi (121 unità) e nell’industria/artigianato (31 unità); in termini di variazione annua, si registra un incremento dell’11,6% (da 146 unità del 30/11/20 a 163 unità del 29/11/21), simile a quello regionale (+11,7%) ma inferiore alla variazione nazionale (+19,0%).
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