I giovani ci credono e ci provano. Però devono essere sostenuti, anche in maniera mirata rispetto ai settori. Cosi ha detto Roberto Albonetti (foto), Segretario generale della Camera di commercio della Romagna. “Considerato che i giovani non dispongono di grandi liquidità, è fondamentale anche il sostegno finanziario, in particolare con finanziamenti a tasso zero o contributi a fondo perduto. Infine, occorrono interventi che favoriscano il fare impresa dei giovani nei vari settori manifatturieri. La percentuale di giovani imprenditori operanti nel settore manifatturiero, infatti, risulta bassa, ma se la ripresa economica deve passare necessariamente da un forte rilancio industriale dell’economia italiana, è opportuno che tale rilancio tragga un contributo importante anche dalla componente imprenditoriale giovanile”.
LA SITUAZIONE
Sulla base dei dati censiti dalla Camera di Commercio della Romagna al 31 dicembre 2021 nel territorio di Forlì-Cesena e Rimini si contano 4.872 imprese giovanili attive, che costituiscono il 6,8% del totale delle imprese attive, con un livello leggermente inferiore al dato regionale (7,3%) e nazionale ( 9,2%).
Nel confronto con il 31 dicembre 2020 si riscontra un aumento delle imprese giovanili del 3,0%.
I principali settori economici sono Commercio (27,9% delle imprese giovanili), Costruzioni (16,7%), Alloggio e ristorazione (13,2%), Agricoltura (7,0%), Altre attività di servizi (prevalentemente servizi alle persone) (6,3%), Industria Manifatturiera (5,8%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,8%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (4,3%).
In termini di variazione annua si registra un +7,5% nelle Costruzioni, +0,3% nell’Agricoltura, +6,0% nel Manifatturiero, +18,4% nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche e +12,3% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. In calo, invece, Commercio (-0,4%), Alloggio e ristorazione (-1,7%) e Altre attività di servizi (-4,0%).
Le imprese giovanili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai seguenti settori: Attività finanziarie e assicurative (10,3%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (9,6%), Altre attività di servizi (9,4%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (8,7%), Alloggio e ristorazione (8,6%), Informazione e comunicazione (8,4%) e Commercio (8,2%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese giovanili sono imprese individuali (74,9% del totale), seguite, a distanza, dalle società di capitale (15,9%) e società di persone (8,5%); nel confronto con l’anno precedente crescono le imprese individuali (+3,2%) e le società di capitale (+4,6%) mentre calano le società di persone (-1,4%).
LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE
Sfiorano le 110 mila unità le imprese presenti in Romagna (109.751). Più precisamente sui territori di Rimini e Forlì-Cesena al 31/10/2021 risultano attive 71.362 imprese (sedi), in aumento rispetto al 31/10/2020 (+1,0%). L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 97 imprese attive ogni mille abitanti (89 in Emilia-Romagna, 87 in Italia). I principali settori di attività economica del territorio Romagna sono quelli afferenti ai Servizi (27,1% del totale delle imprese attive), il Commercio (23,1%), le Costruzioni (15,1%), Agricoltura e pesca (12,2%), Alloggio e ristorazione (10,6%) e l’Industria Manifatturiera (8,4%).
Per quanto riguarda Ravenna a fine dicembre 2021 lo stock complessivo delle imprese registrate a Ravenna ammontava a 38.389 unità e si registra un tasso di crescita relativa, rispetto all’anno della piena pandemia, pari a +0,27% (+0,76% mediamente in Emilia-Romagna e +1,42% in Italia). Dal punto di vista delle dinamiche settoriali, crescono l’edilizia (+144 il saldo totale dello stock rispetto al 2020), il cui trend risente positivamente della performance dell’artigianato (+107 unità) ed è il comparto che cresce di più. In aumento anche il complesso dei servizi orientati alle imprese (+143), di cui +64 unità per le attività immobiliari, +34 per quelli professionali e scientifiche, +35 per il noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto e +10 aziende nel campo dell’ICT. Segno più anche per il credito (+3 unità).
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